Non c’entra nulla con lo sport abruzzese, ma mi sento in dovere di rendere nota anche agli abruzzesi questa lettera aperta visto che l’Abruzzo è nelle serie superiori di calcio.
Egr. Sig. Francesco Guidolin,
apprezzo la Sua umiltà e signorilità quando dice che”…evidentemente non sono in grado di guidare una squadra in Champions League…”, ma contemporaneamente La mando diritto a quel paese.
In Italia nessuno, ma proprio nessuno, riesce a prendersi mai le proprie responsabilità ed una persona come Lei è da ammirare e basta. L’allenatore ha delle responsabilità, ma Le ricordo che in un team, in un gruppo organizzato come una società di calcio, TUTTI hanno delle responsabilità. E Lei ha clamorosamente dimenticato che negli ultimi due anni la Società dell’Udinese Calcio ha smembrato squadroni nei quali militavano fior fiore di calciatori! Ora, di fronte ad una sconfitta dolorisissima certamente, ma pur sempre patita con una squadra abituata a certi livelli competitivi come il Braga, Lei deve dire solo “ho fatto il possibile, i miei calciatori hanno fatto il possibile”: punto! Lei ha fatto sempre il possibile dimostrando che, con emeriti giovani sconosciuti, ha sempre tenuto testa ultimamente a squadroni milionari. Lei è bravo, è un signore, è un vero sportivo e perfettamente in grado di allenare chiunque e dovunque. E se fosse per me Le darei tre giornate di squalifica per quello che ha detto!
