Recanati – BLS Chieti 69-81 (24-21; 36-35; 56-56)
RECANATI - Partita difficile, intensa, giocata a strappi ma alla fine decisa dalla maggiore determinazione dei teatini che hanno avuto la meglio sui padroni di casa. Inizio con i fuochi pirotecnici, Recanati buca la difesa della BLS con buona continuità con obici che colpiscono dalla linea dei tre. Le Furie resistono e contrattaccano, Gatti mostra di essere in giornata e contro ribatte con tutta la sua artiglieria dalla lunga distanza. La prima frazione si conclude sul 24-21 per i locali. Inizia il secondo quarto e l’ineffabile coppia arbitrale elabora decisioni a dir poco controverse nei confronti di Gatti e Rossi, richiamati lestamente in panca da coach Sorgentone. Spera e Bolletta, i sostituti, non fanno le comparse e danno il loro buon contributo per sopperire alla momentanea assenza dei due titolari. La gara si fa dura e inasprendosi gli attacchi diventano meno letali e le difese tendono ad adeguarsi e a tamponare con più efficacia rispetto alla prima frazione. Gara in grande equilibrio e si va al riposo lungo con i leopardiani avanti ancora di 1 (36-35). Quando si torna inizia una nuova partita e si sale sull’altalena. Rossi, appena rientrato in campo, si innervosisce non poco per una serie di falli commessi a suo danno e bellamente ignorati dal duo arbitrale. Protesta vibratamente e si becca un bel tecnico. In un amen Recanati va sopre di 9 (49-40) e si teme il peggio. La BLS fa quadrato e reagisce con veemenza, Gatti arma la sua mitraglietta perforando per tre volte consecutive da tre, Spera diventa dominante a rimbalzo e le Furie con un parziale di 16-0 a proprio favore ribaltano la gara. Recanati è un pugile suonato alle corde ma Coen si affretta a rimandare in campo Pierini, deus ex machina gialloblù, e a fil di sirena una bomba dell’ex rosetano Gnaccarini riporta di nuovo la partita in perfetto equilibrio, 56-56. Si arriva al quarto decisivo ed inizialmente l’inerzia sembra sia dalla parte di recanati che sale sul 66-60. Si teme una nuova Caporetto, la terza consecutiva sconfitta, ma rientrano Gatti e Rossi e la musica improvvisamente cambia. Cresce l’intensità difensiva di Chieti, Pierini è stremato e gli altri subiscono la pressione delle Furie. Raschi fino ad allora piuttosto impalpabile sale in cattedra e suona la carica, Rossi torna esplosivo sotto canestro, arpionando in serie rimbalzi molto importanti, e Gatti fa da terminale offensivo, scaricando dalla lunghissima una nuova serie di triple che mettono definitivamente in ginocchi i padroni di casa. La quinta tripla di Gatti vale il +4 a due minuti dalla sirena, vittoria nel carniere e vantaggio che si dilata con un bel percorso netto dalla lunetta. Si vince dopo anni sul campo tabù di Recanati e finalmente si muove la classifica con buona gioia dei cinquanta tifosi teatini al seguito e di coach Sorgentone che a fine gara, fumando la sua ennesima e meritata sigaretta si mostra visibilmente soddisfatto. “ Questa vittoria è figlia del lavoro svolto in settimana – dichiara – abbiamo lavorato tanto e bene. Per questo siamo cresciuti molto rispetto alla prestazione di domenica scorsa e contiamo di crescere ulteriormente mettendo a posto qualche meccanismo difensivo non ancora ben oliato. Bene Gatti, bene i giovani Bolletta e Spera e benissimo i tre piccoli, Diomede, Rajola e Gialloreto, che hanno giocato alla grande. Vittoria che fa bene anche al morale e che ci toglie pressione. Adesso ci attendono due gare casalinghe che dobbiamo affrontare con un ulteriore crescita, per arrivare a viaggiare finalmente ad un alto numero di giri. Abbiamo fiducia di far bene”.
Recanati – BLS Chieti 69-81 (24-21; 36-35; 56-56)
Recanati: Gnaccarini 5, Cantagalli 5, Benedusi 11, Pierini 27, Tagliabue 13; Centanni 8, Maganza, Larizza ne, Pierangeli, Stefanini ne. All. Coen.
BLS Chieti: Rajola 6, Diomede 4, Raschi 15, Gatti 21, Rossi 8; Gialloreto 17, Severini, Bolletta 4, Matroianni ne, Spera 6. All. Sorgentone.
Rimbalzi: Recanati 25 (Tagliabue 10), Chieti 45 (Rossi 8). Assist: Recanati 13 (Tagliabue 4), Chieti 21 (Rajola e Raschi 6).
