Tappa abruzzese del Giro d’Italia emozionantissima: vince Adam Hansen, Di Luca secondo

maggio 10, 2013 No Comments »

Non poteva essere più emozionante la tappa abruzzese del Giro d’Italia, giunta oggi al 7° appuntamento. A vincerla è stato Adam Hansen, della Lotto Belisol, dopo una fuga di 140 chilometri, ma anche la classifica generale subisce uno scossone, cambiata a causa di alcune cadute. Quella più importante, la scivolata di Bradley Wiggins, a 18 chilometri dall’arrivo.

Da San Salvo a Pescara, 177 chilometri (vedi le foto che pubblichiamo a parte dalla partenza dalla città del vastese, al passaggio a Pagleita, Lanciano, Castel Frentano fin all’arivo di Pescara, ndr) che mostrano il ciclismo più duro, quello più autentico. Tanta gente per le strade, nei paesi ad attendere il passaggio dei corridori. Ma anche tante emozioni provocate da un percorso che sin dalle battute iniziali l’ha resa interessante. Si sapeva che qualcosa sarebbe accaduto sulle salite di Monteodorisio e Paglieta. E così è stato. In sei prendono il largo dopo appena 45 chilometri dal via. Sono Pim Ligthart (VCD), Maarten Tjallingii (BLA), Hansen, Dominique Rollin (FDJ), Ioannis Tamouridis (EUS) ed Emanuele Sella (AND). A Paglieta, che di ciclismo ne mastica essendo stata per ben 10 volte tappa della Tirreno-Adriatica, i fuggitivi accumulano ben 7 minuti di vantaggio sul gruppo della Maglia Rosa Luca Paolini. A guidarla c’è la formazione di casa, la Vini Fantini, che fa l’andatura. C’è il sole e fa caldo. La situazione non cambia di molto a Lanciano, poi a Castel Frentano e giù, ai piedi di Guardiagrele. Si studiano le strategie perché gli ultimi chilometri hanno pochi metri di pianura. Ci sono tratti che possono cambiare la corsa. Ci sono da affrontare sei strappi: Bucchianico (pendenza massima al 15%), Villamagna (Gpm di quarta categoria), Chieti-Pietragrossa (punte al 16%, Gpm di terza), Chieti-Tricalle (max 19%), Santa Maria de Criptis (max 16%, Gpm di terza) e San Silvestro (max 14%, Gpm di quarta).

I sei davanti continuano a restare compatti ma le forze iniziano ad abbandonare qualcuno. E sulla salita di Tricalle, Emanuele Sella ed Adam Hansen staccato gli altri 4 compagni di fuga e restano a fare i battistrada. Dietro di loro si vede il pescarese Fabio Taborre, della Vini Fantini, che è scattato quando il gruppo ha imboccato la salita di Pietragrossa. Taborre acumula un buon vantaggio sul gruppo della maglia rosa. I tifosi chietini lo vedono e lo incoraggiano, mentre la pioggia scende giù copiosa. L’asfalto diventa viscido e c’è da affrontare la discesa che da Chieti città porta a Chieti Scalo. Lì davanti allo scalo ferroviario, scivola Sella. Il corridore non ha gravi conseguenze e riprende la corsa proprio mentre Danilo Di Luca rompe gli indugi e scatta. Mancano 18 km dall’arrivo, e l’abruzzese cerca di raggiungere Taborre, che lo aspetta. E’ un momento decisivo della gara. L’azione di Di Luca è incisiva: per la verità ci aveva provato due giorni fa, poi era stato ripreso prima dell’arrivo. Stavolta corre in casa ed è un’altra cosa.  Mentre tutti seguono quel che fa Di Luca, cade Wiggins. L’australiano risale in sella ma fa fatica. Gli uomini di classifica allora accelerano e cercano di accumulare vantaggio. Wiggins taglia in traguardo con 1’e 27” secondi di ritardo. Di Luca, invece, arriva secondo ed è comunque festa per lui.

Dopo la San Salvo-Pescara c’è una nuova maglia gialla. E’ lo spagnolo Benat Elorriaga Intxausti (Movistar).

 

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