Play Off di B: vertice in Lega sui comportamenti da tenere dentro e fuori dal campo

maggio 20, 2013 No Comments »
Play Off di B: vertice in Lega sui comportamenti da tenere dentro e fuori dal campo

Sarà l’arbitro a fermare il gioco in caso di calciatore a terra.

E’ quanto deciso oggi nella sede della Lega Serie B nel corso dell’incontro tra il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, quello dell’Aia Marcello Nicchi, il responsabile della Can B, Domenico Messina, i suoi assistenti Marco Ivaldi e Emidio Morganti, l’organico al completo, oltre ai rappresentanti dell’area tecnica, societaria e i capitani delle quattro squadre qualificate alla fase finale dei play off. La riunione ha avuto come obiettivo di riservare la massima attenzione a uno dei momenti più importanti della stagione cadetta. Un terzo tempo anticipato, secondo qualcuno, una bella consuetudine secondo altri. Di certo non è mancato un sereno confronto fra classe arbitrale e società come premessa a sei partite che vedono, fra l’altro, anche novità interessanti per la Serie bwin come gli addizionali di porta.

Al centro del confronto le tematiche del fair play, del rispetto e dei comportamenti da tenere dentro e fuori dal campo in partite che, per la posta in palio, sono fra le più delicate dell’intera stagione. Tutti d’accordo nel dire che in B, in tema di atteggiamenti, i progressi sono stati molti durante il campionato.

Sarà dunque il direttore di gara a fischiare, o meno, nel caso un giocatore rimanga a terra. Oltre a questo aspetto, l’Aia si è raccomandata che l’interlocuzione con i direttori di gara venga affidata esclusivamente al capitano, e, circa il rispetto dell’area tecnica, annunciato che gli arbitri useranno buonsenso con gli allenatori, ma saranno inflessibili con gli altri componenti della panchina, specialmente quella aggiuntiva.

Il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi si è augurato che “in questi play off escano le tante facce positive del calcio e non sempre e solo quella negativa delle polemiche e dei sospetti. Sentitevi responsabili dei vostri comportamenti – ha detto Abodi ad allenatori e giocatori – e di vestire la maglia che indossate. Se i vostri appassionati leggeranno in voi questi atteggiamenti entreranno più volentieri negli stadi e vi sosterranno con ancora più calore”.

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