Pescara ( 3-4-2-1): Pelizzoli, Zauri, Schiavi, Bocchetti, Salviato, Zuparic, Brugman (77’ Bovo), Rossi, Politano ( 72’ Rizzo), Caprari (59’ Cutolo), Sforzini. A disposizione:Belardi, Maniero, Nielsen, Cosic, Milicevic, Mascara. All. Serse Cosmi.
Cesena (4-4-2): Rossini, Camporese ( 46’ Consolini), Volta, Krajnc, Renzetti, D’Alessandro, Gagliardini, De Feudis, Defrel, Succi (58’ Garritano), Marilungo ( 75’ Pedrabissi). A disposizione: Iglio, Valzania, Alhassan, Rodriguez, Ingegneri, Yabre. All. Pier Paolo Bisoli
Arbitro: Luigi Nasca di Bari
I Assistente: Stefano Del Giovane di Abano Laziale (RM)
II Assistente: Nicolò Calò di Molfetta( BAT)
IV Ufficiale: Diego Roca di Foggia
MARCATORI: 44’ Zuparic; 56’ Politano
All’83’ Pelizzoli para il rigore a Gagliardini
NOTE- Giornata di sole dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni. Terreno in buone condizioni. Ammoniti: Bocchetti, Camporese, Bovo. Corner: 5 a 4 per il Pescara. Spettatori paganti:2540 incasso 12.462,00, abbonati 5.068 rateo 26.920,00, totale 7.608 totale incasso 39.382,00 €.
PESCARA- La vittoria si legge, al solito, tutta nei numeri.Il Delfino aveva vinto l’ultima volta nel lontanissimo 26 dicembre 2013 col Modena, in virtù del gol di Ragusa. Il Pescara, il giorno che il mondo festeggia la festa delle donne, ritrova il successo, il primo di questo 2014 e, soprattutto, l’affetto del pubblico amico. Lo fa con un rete per tempo, la prima con Zupuric, al suo primo sigillo in maglia biancazzurra, mentre il raddoppio è firmato da Politano, al suo sesto gol col Pescara. E alla fine, anche alla luce di quanto ha messo in campo, i ragazzi di Cosmi escono dallo stadio tra gli applausi a testimonianza di un rapporto emotivo pienamente ritrovato. Per l’entusiasmo, insomma, siamo sulla strada giusta ma bisogna aspettare ancora un po’ di tempo.
Per quanto si è visto in campo si può dire, senza tema di smentite, che il cambio alla guida tecnica ha sortito gli effetti sperati. La prima di Serse all’Adriatico porta fiducia nel cuore dei sostenitori bancazzurri. Il pubblico di casa si aspetta una decisa inversione di rotta dal tecnico umbro dopo il confortante pari in Irpinia all’esordio della sua avventura pescarese. La cosa si traduce, poi, tatticamente, con un suo personalissimo 3-4-2-1 in cui trovano spazio interpreti diversi rispetto a quelli utilizzati nell’era Marino. Assodata la scelta di Pelizzoli, a spese di Belardi, per il ruolo di portiere titolare, in difesa stante anche le diverse defezioni con cui deve fare i conti il tecnico di Ponte San Giovanni, si vede un trio piuttosto collaudato costituito da Zauri, Schiavi e Bocchetti, in mediana con Salviato e Rossi sugli esterni agisce, nel cuore del reparto, una coppia ritrovata Zuparic- Brugman. Sul fronte offensivo Caprari e Politano si posizionano qualche passo dietro Sforzini.
I romagnoli, dal canto loro, alle prese con una serie innumerevole di indisponibili, non ultima quella dell’ex capitano Cascione fermato dal giudice sportivo, si affidano ad un 4-4-2 che si applica nello scacchiere con Camporese, Volta, Krajnc, Renzetti davanti al portiere Rossini, , D’Alessandro, Gagliardini, De Feudis, Defrel a centrocampo mentre il tandem Succi-Marilungo si carica il peso del gioco d’attacco.
Grandi alchimie tattiche che poi in campo non riescono a trovare adeguata applicazione se è vero che, per buona parte della prima frazione di gioco, si è visto poco o nulla. Le squadre, con atteggiamenti e motivazioni diversi, fanno fatica a far decollare la sfida. Il Pescara esercita una sterile supremazia territoriale ma fino a 5 dal termine si vede poche volte nei 16 metri avversari.
Si vede qualcosa al 6′ quando Rossi riceve , da Brugman, e calcia in diagonale: la sfera bacia il palo alla sinistra di Rossini. Per vedere un’altra azione degna di nota bisogna arrivare intorno alla mezzora. Da una punizione di Politano arriva un suggerimento perfetto per la testa di Sforzini che di testa mette fuori di poco. La gara torna, però, ad essere soporifera fino 5 dal termine del primo tempo. Al42′ il Pescara fa le prove generali con Sforzini prima e con Caprari dopo che non trova, però, nessuno pronto al tap-in. E’ il segnale che dà forza e morale ai biancazzurri e a 60 secondi dallo scadere. Zuparic, dagli sviluppi di un corner battuto da Politano, in mischia nell’area cesenate si ritrova la palla trai piedi ed é il più lesto battere in rete. Si va, allora, al riposo con i padroni di casa in vantaggio meritatamente, almeno per il maggiore impegno nell’averlo cercato.
La ripresa vive sul ritrovato entusiasmo dei biancazzurri scaturito dal gol di Zuparic che regala altre certezze agli uomini di Cosmi.Tant’è che dopo soli 10 minuti i biancazzurri abbozzano un gradevole fraseggio , la palla arriva a Politano da Caprari, la sua prima conclusione viene ribattuta dal portiere ma sul secondo tentativo il sinistro è irresistibile e fa secco Rossini.A questo punto il match si mette benissimo per il Delfino e Cosmi comincia a ritoccare il suo scacchiere per conservare il doppio vantaggio. Lo fa innestando prima Cutolo al posto di Caprari,e poi alla mezzora Rizzo per Politano, chiudendo così, ancora di più gli spazi agli uomini di Bisoli. La gestione della gara è perfetta fino a 7 minuti dal termine quando Zuparic atterra il area il funambolico D’Alessandro. Dal dischetto va Gagliardini che trova sulla sua strada un insuperabile Pelizzoli superbo nel distendersi in volo e mettere la sfera in corner.Poi poco più, il Cesena esce del tutto di scena mentre il Pescara legittima sul campo sempre più la vittoria ritrovata. Bene, finalmente si torna a respirare a pieni polmoni.