dal nostro inviato
Il Lanciano prende una bella botta. Il 5-1 di Padova potrebbe risultare decisivo per allontanare il sogno play off. Vincono Avellino, Latina, Empoli, in attesa del Cesena e i rossoneri non si presentano nel migliore dei modi all’alba di un ciclo terribile. Quando i veneti giocano impauriti nel primo tempo, la Virtus giochicchia al piccolo trotto, quando nella ripresa gli uomini di Serena sembrano assatanati, Mammarella e compagni si sciolgono come neve al sole.
Baroni prova a sorprendere gli avversari come ad Avellino e schiera il 3-5-2 con Germano libero di offendere sulla destra e Mammarella più frenato su Improta sull’altro versante. Gatto affianca in teoria Comi, ma come al suo solito parte molto largo a sinistra. In regia Buchel, Minotti e Paghera in panca. Il Padova parte impaurito, c’è clima di contestazione ma più verso il presidente che verso i giocatori. Il Lanciano sbaglia due gol facili facili con Gatto e Comi, ma non affonda il colpo.
Nella ripresa Serena butta subito dentro Melchiorri al posto di Musacci: Padova a trazione anteriore. E’ clamoroso l’errore di Improta dopo pochi minuti: solo, con tutto il tempo di pensare, manda a lato. Baroni toglie Gatto con la difesa che si trova a giocare quattro contro quattro. Dentro Falcinelli per tenere bassi gli esterni veneti. La partita diventa divertente: i padroni di casa si salvano su Falcinelli, Melchiorri scalda i guantoni di Sepe. Finalmente le squadre provano a vincere. E sale in cattedra Improta, scatenato sulla fascia di Mammarella, totalmente in balia dell’esterno biancoscudato. L’esterno fa due gol identici e il capitano, frastornato, lascia il posto a Turchi. Il Padova si diverte e si riconcilia con il pubblico. Vantaggiato e Rocchi danno la mazzata finale. Lanciano stanco e incolore.
