Perugia vs Pescara 2 a 2. Biancazzurri, in 11 contro 10, danno vita ad una prestazione incolore.

dicembre 20, 2014 No Comments »

PERUGIA: (4-3-1-2) Koprivec, Del Prete (77’ Fazzi), Giacomazzi,Goldaniga, Crescenzi, Taddei ( 70’ Verre), Fossati, Nicco, Lanzafame, Perea ( 24’ Provedel), Falcinelli. A disp.: Flores, Lo Porto, Rossi, Lignani, Rabusic, Vinicius. All.Andrea  Camplone

PESCARA (4-4-2): Aresti, Cosic (79′ st Zampano), Pesoli, Zuparic Pucino, Politano (79′ st Caprari), Brugman (67′ st Pasquato), Memushaj, Bjarnason,  Maniero, Melchiorri,. A disp.: Fiorillo, Selasi, Da Silva, Pogba, Torreira Di Pasqua, Vitturini. All. Marco Baroni

ARBITRO: Eugenio Abbattista di Molfetta

I Assistente: Zivelli

II Assistente: Disalvo

RETI: 25′ pt Memushaj (Pescara), 35′ pt Falcinelli (r), 8′ st Fossati, 47′ st Maniero (Pescara).

NOTE: 9290 spettatori di cui 2071 paganti, incasso non disponibile. Al 24′ pt espulso Koprivec per chiara occasione da rete. Al 25′ pt Provedel para rigore a Maniero. Ammoniti: Giacomazzi, Pesoli, Cosic, Goldaniga, Memushaj.

PERUGIA- Il Pescara, al “Curi”, salva, nel finale, il risultato ma non la faccia. I biancazzurri, infatti,  escono ancora una volta sconfitti sotto il profilo  del gioco  e  riaprono, così,  una vera e propria crisi tecnica. Le critiche sul conto dell’allenatore fiorentino tornano ad essere forti, numerose ed intense tanto da lasciar pensare, nell’immediato dopopartita di Perugia, che la situazione potesse, per lui, precipitare da un momento all’altro. Sensazione subito smentita dai soliti ben informati che, tuttavia, non escludono a breve un summit per valutare, con maggiore attenzione, il da farsi anche alla luce della lunga sosta che si profila per la pausa invernale dal 28 dicembre al 17 gennaio. Tempo, insomma, ce n’è, ora sta ai dirigenti scegliere la soluzione più opportuna. Di sicuro resta l’ennesima brutta figura rimediata  dai pescaresi in terra umbra e nonostante la superiorità numerica   goduta per oltre un’ora ma non fruita. Ad essere  onesti è stato l’undici di Andrea Camplone a trarre, paradossalmente, i  maggiori benefici dall’handicap  con una prestazione poderosa  figlia, di una diversa mentalità calcistica. Il 2 a 2 finale, perciò, somiglia molto al pari strappato  con i lancianesi e, così,  lascia tanta amarezza e rimpianti solo  ai padroni di casa. Fermo restando che questo Pescara è, ora, davvero impresentabile.

LE SCELTE- Al fischio d’inizio Baroni conferma l’undici annunciato alla vigilia con tra  novità di rilievo: l’impiego di Zuparic al centro della difesa in luogo dello squalificato Salamon, il ritorno in mediana di Brugman, dopo  mesi e mesi di stop per  l’infortunio al crociato, al posto dell’altro squalificato Appelt e il ritorno di Pucino dal primo minuto al termine delle sue 3 giornate di squalifica. Per questo nel suo 4-4-2 il tecnico fiorentino mette con Aresti tra i pali. Cosic, Zuparic, Pesoli e Pucino nella linea arretrata. A centrocampo si affida a Politano , Brugman , Memushaj e Bjarnason mentre Maniero e Melchiorri  giocano nel reparto d’attacco.

Sul fronte opposto il pescarese Andrea Camplone schiera il suo Perugia secondo i  canoni non proprio ortodossi del 4-3-3 che qui, non a caso è una sorta di 4-3-1-2. Koprivec in porta, Del Prete , Giacomazzi,Goldaniga e Crescenzi, in difesa, Taddei, Fossati e Nicco a centrocampo, Lanzafame sugerritore   con Perea  e Falcinelli di punta.

LA PARTITA-  Partono bene i grifoni con gli esterni bassi, Del Prete e Crescenzi che vanno sulle fasce come treni. Il Pescara controlla e, spesso, contrattacca. Intorno al quarto d’ora l pressione degli ospiti si fa più consistente e con Brugman  si dà vita alle prima vera occasione da gol con la palla calciata dall’uruguagiano che  colpisce il palo su calcio di punizione. Il Grifo risponde con una bella azione corale conclusa però  male da  Fossati. Al 17’ i  biancazzurri  protestano per un presunto fallo da rigore di Crescenzi su Melchiorri, non ravvisato però dal direttore di gara. Rigore che, invece, viene  assegnato  pochi minuti dopo quando Koprivec atterra in area Maniero: Abbattista questa volta non ha dubbi ed indica subito il dischetto ed espelle  l’estremo difensore di casa. Dagli 11 metri va lo stesso Maniero  che si fa respingere la conclusione da Provedel, entrato al posto di Perea,  sulla respinta, però, il più lesto di tutti è Memushaj che, con un po’ di fortuna, trova la rete del vantaggio.

Il Perugia non si deprime,  mette in campo  una bella reazione d’orgoglio e si costruisce la chance per l’1-1: pallone filtrante in area per Lanzafame e Pesoli lo stende nel tentativo di anticiparlo. Altro rigore, questa volta per i padroni di casa. Falcinelli è  spiazza Aresti e riporta in parità il risultato: settimo gol in stagione per la punta numero 9 dei biancorossi. A questo punto il Pescara  esce di scena e lascia il campo agli umbri che possono recitare un autentico monologo.

La ripresa  vede sempre i  biancorossi in avanti nonostante   Melchiorri  provi  a far tremare il “Curi” con un bellissimo tiro a giro dal limite dell’area che finisce di pochissimo alto. Il Perugia, però, non sta a guardare  e, con il sempre attivo Lanzafame,  da calcio piazzato costringe  Aresti agli straordinari. E’ l’occasione  che prelude al gol: bella  azione  sul lato destro del campo,  scambio in velocità tra Taddei e Nicco che mette quest’ultimo in condizione  di mettere il pallone dentro l’area per l’accorrente Fossati; il regista del Perugia è bravissimo nell’inserimento e, di destro, fulmina il portiere dei biancazzurri.

Il Perugia  è assoluto padrone del campo, potrebbe addirittura andare sul 3-1 ma Falcinelli sbaglia l’appoggio in porta da due passi sul traversone di Del Prete. Lo scampato pericolo conferisce un po’  coraggio agli ospiti che sprecano un buona occasione   con Melchiorri. E’ questo l’unico squillo  in attacco del Delfino.La partita, a questo punto, diventa  nervosa e  convulsa  e il  Perugia sembra avvantaggiarsene. Invece, come accade spesso agli uomini di Camplone, i minuti di recupero  risultano fatali: Pasquato sulla destra riesce a liberarsi e dal fondo trova tutto libero sul secondo palo Maniero che inzucca in porta il 2-2. Una vera  doccia gelata per i biancorossi che, nonostante tutto, riescono a costruirsi  un’ultima opportunità: il  colpo di testa di Falcinelli sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Lanzafame, sfiora d’un soffio la traversa ed esce. Un pari ingiusto che fa bene solo a Baroni. Vero Marco?

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