SERIE B: VIRTUS LANCIANO-GAUTIERI, DOMANI L’ULTIMO ATTO (RESCISSIONE?)

maggio 28, 2013 No Comments »

Era il 16 giugno del 2012, meno di un anno fa, quando AQS diede la notizia della conferma di Carmine Gautieri alla guida della Virtus Lanciano dopo la storica promozione in serie B. La firma sul biennale l’aveva messa da pochissimi minuti e Gautieri dichiarò parole sentite e accorate al telefono con il cronista: “non mi vedevo da nessun’altra parte, qui c’è un progetto serio”. Parole che oggi suonano strane e che allora annunciavano l’inizio di una lunga storia, che invece è durata ‘solo’ 11 mesi. La notizia di AQS raggiunse anche i Maio e i tifosi dell’Anxa che lo aspettavano al ristorante la Cascina per la festa, vicino il Park Safari cui Gautieri si è tanto affezionato in questi anni. Pare che al Gaucho piacessero soprattutto le tigri. Animali predatori, selvatici, difficilmente addomesticabili. Come il Gaucho, che nonostante l’anno di contratto che lo lega ancora alla Virtus Lanciano, andrà via. Domani, nella sede della società, va in scena l’ultimo atto, quello che sancirà anzitempo l’addio di Gautieri alla Virtus Lanciano. Doveva esserci sabato l’incontro, ma è slittato di qualche giorno per permettere a entrambe le parti di prendere le misure. L’atto conclusivo di una vicenda umana e professionale che ha segnato come mai la storia del calcio frentano, dovrebbe avere i contorni formali della rescissione. La dirigenza rossonera, nonostante l’epilogo appaia piuttosto chiaro, continua a coltivare in fondo una minima speranza di riuscire a convincere a rimanere Gautieri. Con quali argomenti non è dato sapere, al momento. D’altronde, non ci si separa facilmente da uno che è riconosciuto urbi et orbi come il principale artefice di una promozione in serie B seguita da una salvezza conquistata contro ogni pronostico. Il tutto nel giro di due anni. Una specie di Champions League per queste latitudini, dove il calcio si fa con pochi, pochissimi, mezzi. Dall’organigramma societario ridotto all’osso e carente di alcune figure principali come quella del direttore generale, ad esempio, alle poche strutture in città in grado di ospitare gli allenamenti; dall’impossibilità di acquistare una maglia della propria squadra, alle partite che si giocano in un velodromo.

Non c’è dubbio che il Lanciano in serie B è una favola. E come tutte le favole che si rispettino, anche quella rossonera ha avuto un lieto fine con la salvezza conquistata a Novara. La nota di malinconia a questa favola l’ha messa proprio il principale protagonista del biennio più bello e vincente dei 90 anni e passa della storia calcistica di Lanciano. Gautieri andrà via, rescindendo un contratto che lui stesso aveva firmato il 16 giugno. Strano mondo il calcio, dove si può fare e soprattutto dire tutto e il contrario di tutto. I contratti sono carta straccia, si sente dire da qualche parte. E allora cosa li firmano a fare? Se i Maio avessero esonerato Gautieri, gli avrebbero dovuto corrispondere le mensilità dell’anno contrattualizzato, o no? Al di là della questione formale, che pure dovrebbe avere un suo valore, è la questione tecnico-sportiva ad aver scavato un solco incolmabile tra il tecnico e la società. Gautieri dunque abbandonerà prima del tempo stabilito perché forse lui sa meglio di tutti che la salvezza quest’anno è stato un autentico miracolo, una specie di gratta e vinci milionario trovato per strada e considerato perso da chi l’aveva acquistato. Altri non la pensano così, comprensibilmente. Ma a quanto pare per i miracoli non vale l’adagio popolare “non c’è due senza tre”. E non c’entrano le sirene della serie A, che pure lo ammaliano, avendolo il Chievo inserito nella cerchia ristretta dei candidati a coprire l’eventuale partenza di Corini. Ci sono soprattutto Spezia e Lecce sulle sue tracce, oltre all’under 21. Ma al momento non è questo quello che conta per il Gaucho, che sarebbe disposto a rimanere anche fermo, pur di cambiare aria. Deluso dal mercato dell’estate scorsa, dalla miriade di piccoli e grandi problemi organizzativi, dall’approssimazione con cui sono state affrontate alcune situazioni che lui e il suo staff ritenevano di vitale importanza. Con la piazza il feeling è stato autentico, vero, passionale: è stato l’ultimo filo a tenere Gautieri legato a Lanciano. Per spezzarlo il Gaucho si è dovuto rifugiare a Sorrento, a casa sua. Per poi tornare in città, domani, per chiudere la più bella e vincente esperienza professionale della sua breve carriera di allenatore. A soli undici mesi dalla firma del contratto con cui si voleva aprire, almeno nelle intenzioni di una delle due parti, Gaucholandia.

 

 

 

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