Pareggia al 90′ con un gol di Caprari il Pescara di Serse Cosmi

marzo 2, 2014 No Comments »

Finisce 1-1 ed è giusto così perché il Pescara visto al Partenio è sul piano della determinazione e della volontà lontano parente di quello visto nelle ultime sei gare di campionato. Il gioco verrà ma intanto la scossa data da Serse Cosmi rigenera una compagine apparsa finalmente tonica e decisa a rimettersi in carreggiata.

Un tempo da lupi accoglie allo stadio Partenio gli uomini di Serse Cosmi, che sorprende tutti mettendo in campo Pellizzoli al posto di Belardi, preferendo il recuperato Rizzo al posto di Nielsen e il duo di attacco Sforzini-Maniero. I padroni di casa partono con un buon piglio, il Pescara soffre e tiene. I pericoli potenziali arrivano tutti da tiri piazzati e angoli, calciati sempre con perizia da Ciano, che alla fine sarà di gran lunga il migliore dei suoi. La difesa pescarese però non soffre più di tanto, favorita anche da un campo pesantissimo che non permette ai padroni di casa di agire in velocità. La manovra degli irpini è di semplice lettura, palla lunga per Castaldo ed amen. Al 12′ la prima vera palla gol è comunque di Arini che, pescato di precisione dal solito Ciano, si inserisce in area e colpisce di testa spizzando la parte alta della traversa. Il Pescara risponde subito dopo con Sforzini che sventaglia per Bovo abbattuto al limite dell’area irpina, senza che Ciampi però si avveda del fallo. L’erculeo Castaldo lotta e sgomita in area, riuscendo in due occasioni, intorno al minuto 20, ad essere molto pericoloso, prima di testa su azione di calcio d’angolo e poi con una girata nell’area piccola ben parata da Pellizzoli. Il Pescara si difende con ordine ma non riesce quasi mai a guadagnare campo. Millesi al 25′ impegna severamente il portiere pescarese con un diagonale di buona potenza. A questo punto l’Avellino prende fiato, permettendo ai biancazzurri finalmente di trovare il bandolo della matassa. Ragusa mostra intanto buona attitudine per il suo nuovo ruolo d’esterno, nonostante il terreno di gioco penalizzi non poco le sue doti tecniche. I ritmi si mantengono alti ma i lupi sembrano progressivamente smarrire l’incisività messa in mostra nei primi venti minuti. Finisce così 0-0 il primo tempo di una gara serrata e giocata con tanto impegno dai biancazzurri, sembrati sul piano della volontà ben diversi da quelli visti nelle ultime partite.
La pioggia non fa sconti anche nella ripresa, il terreno del Partenio è pesantissimo ma tiene. I due tecnici operano in avvio due sostituzioni. Rastelli di necessità sostituisce l’infortunato Peccarisi con Fabbro, mentre Cosmi richiama in panca Rizzo, schierando Nielsen. L’Avellino riparte a spron battuto e dopo due minuti Castaldo manca un facile aggancio sottoporta, impedendo così a Galabinov di concludere da ottima posizione. Al 57′ è Ciano a scaldare i guantoni di Pellizzoli che non si fa sorprendere e manda in angolo. Un minuto dopo Bocchetti rischia un clamoroso autogol. L’Avellino esercita in questo periodo il massimo del suo sforzo offensivo, spingendo in avanti e mettendo in ambasce il Pescara con lunghi traversoni quasi sempre toccati di testa dall’onnipresente Castaldo. I biancazzurri soffrono, non riuscendo in alcun modo a tener palla e ad abbozzare una qualche manovra offensiva. Cosmi al 18′ inserisce Caprari al posto di Maniero, nell’intenzione di alternare ad un attaccante puro una punta con più attitudine alla manovra. Come nel primo tempo dopo venti minuti la veemenza offensiva irpina tende ad affievolirsi, permettendo così al Pescara di mettere la testa fuori dalla propria metacampo. Ne scaturisce al 24′ una potenziale palla gol per Sforzini che avrebbe l’occasione buona per deviare di testa un cross al bacio di Brugman. L’attaccante adriatico però è in leggero ritardo e non riesce a concludere. Gol mancato, gol subito ! Azione in fotocopia e rete dell’Avellino. Ciano, il migliore dei suoi, disegna sullo sviluppo di un calcio piazzato una traiettoria maligna che viene sfruttata dall’aitante difensore Fabbro. 1-0 ! Cosmi mette subito in campo Cutolo al posto di Bovo, mentre l’esausto Ciano è sostituito da D’Angelo. Il Pescara, colpito proprio quando i lupi sembravano domati, stenta a reagire ma al minuto 83′ avrebbe la palla del pari. Caprari non riesce però a coordinarsi per deviare in rete a porta sguarnita. Nel finale i biancazzurri non mollano e sono commoventi per volontà e tenacia. Prima con Ragusa costringono Terracciano ad una super parata e poi finalmente con Caprari pescato in solitudine nell’area irpina trovano il meritato pareggio con un tiro che piega le mani al portiere avellinese. Finisce così 1-1, il campionato del Pescara ricomincia da Avellino.

 

AVELLINO - PESCARA (0-0) 1-1

AVELLINO (3-4-3)
Terracciano; Izzo, Peccarisi (dal 46′ Fabbro), Pisacane; Bittante, Arini, Schiavon, Millesi; Ciano (dal 79′ D’Angelo), Castaldo (dall’88′ Soncin), Galabinov.
All. Massimo Rastelli.

PESCARA (3-5-2)
Pellizzoli; Zauri, Schiavi, Bocchetti; Salviato, Rizzo (dal 46′ Nielsen), Brugman, Bovo (dal 76′ Cutolo), Ragusa; Maniero (dal 63′ Caprari), Sforzini.
All. Serse Cosmi.

Ammonizione: Sforzini al 56′, Arini al 68′, Ragusa al 79′.

Reti: Fabbro al 74′, Caprari al 90′.

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