Impresa del Pescara C5: battuta la corazzata Asti

novembre 30, 2014 No Comments »

Una volta tanto vale la pena di iniziare dalla fine e precisamente dall’abbraccio dopo il suono della sirena tra l’esordiente Simone Tatonetti, prodotto del vivaio biancazzurro, e il veterano Antonio Capuozzo, appiedato dal giudice per le note vicende accadute nel derby e questa sera impegnato instancabilmente a sostenere dalla tribuna il suo giovane compagno. Tanti, oltre questo, sarebbero i temi da raccontare in questa serata speciale, talmente ricca di suggestioni da suggerire sin troppi aggettivi enfatici. La prudenza del giudizio, però, obbliga il cronista a riporre nel cassetto gli eccessi d’entusiasmo per offrire categorie di giudizio più razionali e obiettive. Fulvio Colini è il primo a buttare acqua sul fuoco e a ringraziare in primis la dea Eupalla, volubile divinità del Futsal, che oggi, a suo dire, ha strizzato benevola l’occhiolino ai biancazzurri. “Per battere squadre del calibro dell’Asti - dichiara Colini - c’è bisogno sempre di un po’ di fortuna. Il gol iniziale ci ha sicuramente dato un bel vantaggio, indirizzando la gara con un’inerzia a noi favorevole. Per noi che partivamo con un roster ridotto ai minimi termini e con l’incognita di un portiere esordiente il gol ha rappresentato un’iniezione di fiducia e una spinta morale poderosa che abbiamo sfruttato al meglio, mettendo in campo determinazione, volontà e abnegazione. Ringrazio tutti i miei giocatori per quello che hanno messo in campo. Sono emersi valori morali di prima grandezza. L’Asti è uno squadrone, composto da dieci uomini intercambiabili,  averlo battuto ci riempie di orgoglio ma sin da lunedì dovremo cancellare dalla mente questa vittoria per concentrarci sulle ultime due gare del girone d’andata, che dovremo affrontare con umiltà e senza presunzione”. Tutto vero, parole sante, le partite migliori questo Pescara le ha giocate contro le squadre più forti, mentre invece ha stentato, vedi la gara interna con il Sestu, contro avversarie di minor blasone. Nel futuro più prossimo bisognerà dar conto di queste esperienze e non indulgere nella superbia.

Difficile, oserei dire impossibile, riassumere la cronaca completa di questa gara, che apertasi sin da subito con il gol di Rescia, ha visto, a ritmi da vertigine, susseguirsi una serie infinita di attacchi e contrattacchi. Il Pescara per tutto il primo tempo concede agli ospiti quasi esclusivamente conclusioni dalla distanza e quando in un paio di occasioni gli astigiani riescono a scalfire il muro difensivo ci pensa Tatonetti a mostrare il suo coraggio e le sue qualità tecniche. Sono invece i biancazzurri a sfiorare di un soffio in più occasioni il raddoppio e a trovare nel finale di tempo il 2-0 con Rogerio che di forza con una doppia conclusione sgretola la resistenza di Putano.

Nella ripresa parte subito forte l’Asti che vorrebbe nelle intenzioni riaprire subito la partita. I biancazzurri, attentissimi e tutti disposti al sacrificio e alla mutua assistenza, non mollano di un centimetro e messa la mordacchia ai vari Cujec, Jonas e Wilhelm ricominciano ad amministrare saggiamente le forze e il gioco. Spazi per gli ospiti non ce ne sono e gli astigiani debbono rassegnarsi a tentare la sorte solo dalla distanza. Il tempo passa e a -5′ Polido tenta la carta della disperazione, inserendo Wilhelm come portiere di movimento. Nulla da fare ed anzi è Canal a sfiorare la terza marcatura. Finisce in gloria e dopo il filotto di avversari fatti colare a picco nelle passate cinque giornate, la corazzata Asti, incastratasi nei bassi fondali del porto adriatico, deve questa volta arrendersi al Pescara.

PESCARA-ASTI 2-0 (2-0 p.t.)

PESCARA: Tatonetti, Rescia, Rogerio, Canal, Morgado, Ercolessi, Leggiero, Dambrosio, Nicolodi, Ferri, Pietrangelo, Chiavaroli. All. Colini

ASTI: Putano, Torras, De Luca, Cujec, Bocao, Romano, Follador, Ramon, Wilhelm, Jonas, Casalone, Casassa. All. Polido

MARCATORI: 2’33’’ p.t. Rescia, 17’57’’ Rogerio

AMMONITI: Bocao (A), Casalone (A), De Luca (A), Ramon (A)

ARBITRI: Mario Filippini (Roma 1), Francesco Cirillo (Rovereto) CRONO: Manuela Di Fabbi (Sulmona)

 

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