Crotone vs Pescara 1 a 4

ottobre 12, 2014 No Comments »

CROTONE (4-3-3-): Secco ( 22’ Bajza), Claiton, Minotti, Ferrati, Maiello, Salzano, Martella ( 65’ De Giorgio), Beleck, Zampano, Ciano, Oduamadi ( 46’ Torregrossa). A disp.: Galardo, Cremonesi, Ricci, Padovan, Berardocco, Modesto. All.: Drago

PESCARA (4-3-3): Aresti, Zampano, Pucino, Cosic, Grillo; Guana, Appelt ( 85’ Memushaj), Lazzari ( 80’ Nielsen); Politano, Melchiorri, Pasquato ( 68’ Salamon). A disp.: Fiorillo, Aldegani, Pesoli, Da Silva, Pogba,Torreira. All.: Baroni.
ARBITRO. Eugenio Abbastista di Molfetta
I Assistente: Paiusco di Vicenza
II Assistente: Oliveri di Palermo
Quarto ufficiale: Catona di Reggio Calabria
MARCATORI: 38’ Lazzari, 42’ Pasquato; 72’ Torregrossa. 79’ Melchiorri, 84’ Melchiorri.
AL 51’ Politano sbaglia un calcio di rigore
NOTE- Giornata di sole, temperatura calda (28°), terreno in buone condizioni. Corner: 8 a 1 per il Crotone. Ammoniti: Aresti, Ferrari, Pasquato, Grillo; Spettatori:

CROTONE- E due. Il Pescara trova la sua seconda vittoria consecutiva e rifila un altro poker all’avversario. Insomma, sei punti con otto gol in due partite. Bene no? Sì, certamente, quello che si deve dire è che il successo è arrivato meritatamente ma dopo due fasi della sfida che hanno visto i ragazzi di Baroni soffrire la compagine pitagorica. E’ successo nella prima parte del match fino all’infortunio di Secco e, nella ripresa, dopo il rigore sbagliato da Politano, quando la compagine calabrese ha accorciato le distanze ed è ritornata in partita. Ecco su questi cali di tensione Baroni può e deve lavorare ma se ti ritrovi un portiere prodigioso come Aresti e un attaccante fenomenale come Melchiorri, vincere è indubbiamente più facile. I “cugini” vicentini sono avvisati.
LE SCELTE- Maniero, l’autore della tripletta di domenica scorsa con la Virtus Entella, non va neanche in panchina. Problemi fisici lo tengono lontano da questa sfida che, alla vigilia, può significare tanto in termini di rilancio per la parte pescarese. Così Baroni porta a termine il suo programma di lavoro settimanale che aveva visto l’esclusione del capitano fin dalla prima seduta di allenamento pre-Crotone. Allora, con il confermatissimo Aresti, ormai titolare a spese di Fiorillo, in difesa c’è l’annunciata minirivoluzione per l’assenza di Zuparic impegnato con la propria nazionale, con Pucino che, invece di fare il terzino occupa la posizione di centrale insieme a Cosic, sugli esterni si piazzano Zampano a destra e Grillo a sinistra. A centrocampo, stante l’indisponibilità dell’islandese Bjarnason anche lui impegnato con la nazionale, si rivede Lazzari al suo posto con Guana sulla corsia opposta e Appelt in mezzo. Davanti Politano, Melchiorri e Pasquato.
Il tecnico dei crotonesi, Massimo Drago, cultore del 4-3-3, si affida al solito: Secco, tra i pali, ma la gara per l’estremo difensore dei pitagorici durerà poco più di un quarto d’ora, quando, in un’uscita, si scontra fortuitamente, con un suo compagno di reparto Ferrari e lascia tutti col fiato sospeso fino a quando i medici non utilizzano il defibrillatore e fanno ampi gesti al pubblico che per lui non c’è pericolo di vita. Per il portiere è inevitabile la sostituzione a favore di un incerto Bajza, protagonista in negativo della partita. La linea arretrata la completa con Claiton, Minotti, Ferrati, Maiello. In mediana Salzano, Martella, Beleck, mentre, davanti, agiscono: Zampano, Ciano e Oduamadi.

I TEMPO. Lo squalo crotonese, all’inizio, spaventa il Delfino. La partenza dei pitagorici è vivace e il Pescara arretra troppo regalando, colpevolmente, molto campo agli avversari. Al 6′, infatti, c’è la prima occasione per il Crotone con Minotti ma Aresti è attento e devia in calcio d’angolo. I biancazzurri, anche per il caldo e il richiamo atletico fatto in settimana da Baroni, hanno le gambe pesanti e al 12′ subiscono un’ altra opportunità. I rossoblù si presentano in area abruzzese con Ciano ma Aresti para ancora. Al 17′ l’episodio decisivo. Secco perde conoscenza in campo dopo uno scontro di gioco. Nell’occasione Melchiorri aveva segnato ma il gol non è stato annullato, semplicemente l’arbitro si è accorto subito del duro scontro ed ha fischiato prima che Melchiorri tirasse. Il gioco era già fermo. Dopo poco più di 5 minuti la gara riprende. E, da qui, sarà tutta un’altra storia. C’è solo da registrare poco dopo la mezzora un’ammonizione di Aresti, pescato ad attardarsi nella rimessa in gioco e un tiro al volo di Ciano lontano dallo specchio della porta. Alla prima occasione il Pescara passa. E’ Il 37’. C’è un tiro dalla distanza abbastanza forte di Lazzari la palla rimbalza davanti a Bajza , colpevolmente in ritardo, ed entra in rete. Appena 5 giri di lancette e arriva il raddoppio. Pasquato, dopo aver rubato palla, calcia all’angolino alto alla destra di Bajza. Al 45′, addirittura, i biancazzurri sfiorano il terzo gol con Lazzari che, dopo aver recuperato palla a metà campo, tenta un pallonetto da lunga distanza ma la palla finisce alta. E dopo sette minuti di recupero termina il primo tempo.
II TEMPO- Parte a razzo il Pescara. 120 secondi e Politano, non proprio in giornata di grazia, a porta vuota non riesce a calciare a rete dopo una bella azione di Melchiorri e Pasquato. Biancazzurri ancora in avanti, Melchiorri, defilato sulla destra tira fuori. Ma l’occasionissima arriva al 50’. Cross di Pasquato, Melchiorri sta per colpire di testa ma viene atterrato in area. Per il direttore di gara è penalty. Dal dischetto va Politano che angola ma Bajza si riscatta e mette, con un doppio intervento, in corner. A questo punto i pescaresi si disuniscono un po’ e permettono agli avversari di riprendere morale. La palla-gol più ghiotta capita al 72′. C’è un grandissimo intervento di Aresti su tiro di Beleck, con la palla che temina in angolo grazie al prodigioso intervento del numero uno di Baroni.
Al 73′, però il Crotone passa, Torregrossa pizzica sugli sviluppi di un tiro libero e batte Aresti. Il Pescara, qui, si spaventa e le opportunità per gli ionici fioccano. Un minuto dopo è ammonito Grillo, dalla conseguente punizione il Crotone terrorizza la formazione adriatica. La pressione dei padroni di casa è asfissiante , c’è nell’aria una vago odore di rimonta. Un minuto dopo c’è da annotare un altro grande salvataggio di Aresti coi piedi, un autentico miracolo del portiere sardo. Pescara in grandissima difficoltà. E subito dopo il palo di Claiton lascia pensare che la capitolazione sia abbastanza vicina. Invece sale in cattedra un fenomenale Melchiorri che allo “Scida” fa vedere di quanto talento dispone. Minuto 79’ l’attaccante biancazzurro lavora una bella palla dalla trequarti metà campo , mette a sedere gli avversari, si accentra e chiude la pratica. Ma non finisce qui perché all’85′ offre una replica d’autore, prende palla dalla mediana, vince un rimpallo e, con passo felpato, arriva al limite e costringe di nuovo alla resa il portiere dei calabresi. Un altro intervento capolavoro di Aresti e un’altra giocata ammirevole di Melchiorrri con l’intermezzo dedicato al ritorno in campo di Memushaj, può bastare e avanzare.

Foto (Massimo Mucciante)

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